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Distretti del cibo, Acli Terra Calabria chiede alla Regione di velocizzare le procedure

ACLI TERRA CALABRIA: Distretti del Cibo, dopo la delibera di approvazione è tempo di avviare le procedure di selezione per individuazione dei Distretti


Pino Campisi – Presidente Acli Terra Calabria

L’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo ha mantenuto l’impegno nel fare approvare la Delibera di Giunta n. 282 sulla istituzione dei Distretti del Cibo in Calabria, un merito che riconosciamo per intero e che porta la nostra regione alla pari delle altre. Ora, però, è maturo anche il tempo per l’approvazione delle procedure di evidenza pubblica di selezione, valutazione e individuazione, necessarie per l’attuazione delle attività di riconoscimento dei Distretti del Cibo, in coerenza con le norme vigenti, per come stabilito nell’allegato A riguardante le Disposizioni Attuative per il riconoscimento dei Distretti in Calabria”.

Questo è quanto viene sostenuto da Pino Campisi, presidente regionale di Acli Terra Calabria, nella nota alla stampa in cui afferma anche che una normalissima procedura, se completata, porterebbe subito alla nascita dei Distretti in Calabria, necessari, oggi quanto mai, visto il periodo di stagnazione e crisi economica che si è determinata a causa del Covid.

Il punto 4 della Delibera di Giunta n. 282 demanda al competente Dipartimento regionale all’Agricoltura la definizione delle procedure per poter intraprendere l’iter amministrativo di riconoscimento, che avverrà con procedure di evidenza pubblica.

Acli Terra Calabria chiede di velocizzare la procedura per poter mettere in pratica tutte le azioni favorevoli a quei territori che vogliono sviluppare progetti produttivi e innovativi.

Crediamo che sia arrivato il momento – per questo è nata la Delibera di Giunta – di credere in modo deciso e chiaro nel progetto di filiera agroalimentare, quale sistema delle fasi di produzione, trasformazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli ed agroalimentari. Al fine anche di promuovere, per come è previsto nella normativa nazionale – prosegue Campisi – lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, la sicurezza alimentare, oltre a ridurre lo spreco alimentare e a salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale”.

I Distretti, tra l’altro, se pensiamo alla desertificazione produttiva che avanza nel Sud Italia, diventano materia sociale-economica-strategica per dare una risposta alle urgenti azioni da intraprendere anche nel dopo pandemia, quale risposta positiva e propulsiva per rafforzare le imprese singole e associate, creare qualità del cibo e nuova occupazione.

Dare prospettive di lavoro e creare nuove figure professionali e competenze, in particolare per quei tanti giovani che vogliono fare impresa, riabitare i territori delle aree interne.

I Distretti, ancor prima di nascere istituzionalmente, quale idea innovativa di sviluppo, hanno già conquistato il merito di coinvolgere nel processo di rete un larghissimo partenariato che ha aderito al progetto e condiviso con idee propositive  il percorso di nascita della Delibera di Giunta, partecipando e condividendo numerosi incontri con l’assessore Gallo.

Ricordiamo che in questo nuovo cammino di sviluppo hanno aderito Associazioni professionali agricole, Organizzazioni professionali, imprese agricole e artigiane singole e associate; imprese di trasformazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli ed agroalimentari; cooperative di produttori, associazione dei cuochi e ristoratori, enti di ricerca e università; enti e associazioni pubblici e privati, fondazioni enogastronomiche. Per questo – conclude il presidente di Acli Terra Calabria chiediamo all’assessore Gallo di dare a breve una risposta positiva a tutto questo mondo relazionale e di filiera che si è attivato per poter creare nuove produzioni e nuovi lavori, tenere alto il brand qualitativo di Calabria”.

A breve, infatti, il Ministero delle Politiche Agricole potrebbe pubblicare il secondo bando nazionale sui Distretti del Cibo.

Il rischio per chi vorrebbe proporsi è quello di non poter partecipare ai bandi perché qui in Calabria non sono stati ancora costituiti.

Possiamo permetterci una cosa del genere, essere ai margini, essere assenti sulle questioni che portano benessere e benefici in questa terra che ha bisogno come l’aria di nuove opportunità di ripresa sociale ed economica?

Per confrontarci su tutte queste problematiche, Acli Terra Calabria chiede all’Assessore Gallo di istituire e convocare il Tavolo di Coordinamento Regionale dei Distretti del Cibo, sia con i rappresentanti legali dei Distretti del Cibo esistenti che con i rappresentati legali dei soggetti aderenti al partenariato.

Acli Terra Calabria conferma così il suo convinto impegno in tutte le sedi politico-istituzionali, perché i Distretti del Cibo non solo siano costituiti sulla carta ma diventino presto realtà di programmazione, co-progettazione e produzione di qualità territoriale, finalizzati a creare sviluppo integrato e lavoro.

Redazione

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