Catanzaro – La riconferma di Pino Campisi a presidente regionale di Acli Terra, all’unanimità, (componenti la presidenza: Tommaso Pupa, Santina Bruno, Francesco Silvaggio e Claudio Romanò), evidenziano in una nota: “mette in evidenza un impegno vero e forte di un mandato che ha fatto crescere in questa regione la storica associazione professionale delle Acli”.
Si è trattato di, si legge in una nota: “un mandato che ha costruito le basi di un rinnovato cammino, in una terra difficile e bisognosa di alcune azioni da indirizzare ad uno sviluppo di qualità, di tutela e presidio del territorio, facendo agricoltura pulita a favore del benessere-salute, delle identità e peculiarità territoriali, capaci di generare senso e valore, nella salvaguardia delle piccole e medie imprese agricole e manifatturiere. Indirizzando politiche a sostegno delle giovani generazioni alla sostenibilità ambientale e delle qualità produttive. Acli Terra, nella consapevolezza che siamo in pieno svolgimento PNRR, seguirà con determinazione gli obiettivi ivi previsti che mirano a rafforzare il settore agricolo in termini di competitività, resilienza e sostenibilità. D’altra parte, l’agro-PNRR si basa su tre pilastri: economia circolare e agricoltura sostenibile, contratti di filiera e di distretto e tutela del territorio e della risorsa idrica. Acli Terra, in particolare dedicherà strategie territoriali mirate per l’economia circolare e sostenibile, laddove l’UE ha destinato 2,8 miliardi e che ha come primo obiettivo la riduzione dell’impatto ambientale, come anche andare verso l’innovazione e meccanizzazione del comparto agricolo. Ai contratti di filiera e di distretto saranno assegnati 1,2 miliardi per potenziare l’agricoltura biologica, il benessere degli animali, lo sviluppo dell’energia rinnovabile e la riduzione degli sprechi alimentari. Interessante per le imprese del settore primario è rafforzare il sistema informativo agricolo, favorendo l’innovazione tecnologica, l’ammodernamento di macchinari. Se si pensa ad uno sviluppo integrato dell’agricoltura bisognerà ricreare un nuovo mondo rurale, andare oltre la sola produzione di cibo, sviluppando le potenzialità sociali del comparto”.
Acli Terra, aggiungono: “punterà e ritornerà nell’impegno verso l’agricoltura sociale, meglio delle imprese sociali, relazionandosi con le Università, anche per dare una ulteriore spinta ai possibili ricambi generazionali e per ridurre ed abbattere le barriere di ingresso, dei giovani agricoltori. Durante il confronto-dibattito congressuale è stato posto, da parte del presidente Giuseppe Campisi, che dalla base della discussione emergesse la tematica trattata da Acli nazionali afferente “l’Economia Sociale che crea valore”. Tanto più che da Acli Terra, è stata lanciata la prima iniziativa in Calabria che sarà in linea con tale scelta, in particolare sarà posta tra le scelte concrete da avviare nell’anno 2022 attraverso il progetto “Gli oleifici sociali: prossimità economica e di comunità”. Questa è la conferma che dalle Acli Terra potranno venir fuori temi e progetti trainanti per l’economia regionale, per i giovani in cerna di nuove occasioni di lavoro, rafforzando anche le iniziative delle donne per l’Imprenditoria e l’innovazione sociale. In buona sostanza persone che intraprendono azioni creative per risolvere problemi sociali a beneficio di tanti. Pensando bene che si è dato il via libera definitivo alla nuova politica agricola dell’UE, più verde, più equa, più flessibile e trasparente, attraverso l’approvazione del Regolamento (UE) 2021/2115 del parlamento europeo e del consiglio del 2 dicembre 2021; Regolamento (UE) 2021/2117 del parlamento europeo e del consiglio del 2 dicembre 2021 che modifica i precedenti regolamenti (UE) recanti norme sul sostegno ai piani strategici che gli stati membri devono redigere nell’ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC), base per ogni politica agricola di rafforzamento della biodiversità e il rispetto delle leggi e degli impegni ambientali e climatici dell’UE, che saranno fondamentali ai fini dell’attuazione della nuova PAC e che entrerà in vigore nel 2023 e andrà avanti fino al 2027”.
Acli Terra a partire dal 2022 – informano infine – starà “dentro la missione assegnata dalle necessità di uno sviluppo che non è solo agricoltura di produzione, ma impresa di trasformazione e commercializzazione di prodotti che devono rilanciare economia di reddito e moltiplicatore di benessere sociale”.
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