Buona serata e benvenuti alla seconda Edizione del Premio Re Italo Terre degli Enotri. I ringraziamenti, prima di tutto, per nulla formali ma sostanziali ed affettuosi, di stima. All’On. Leopoldo Chieffallo e il Dirigente Tullio Rispoli che non solo hanno dato il patrocinio al Premio ma da quest’anno lo fanno entrare come un appuntamento della Lamezia Europa Spa. In ogni edizione infatti sarà premiato un imprenditore che ha scelto di investire e creare impresa nell’area industriale. Grazie al Presidente Francesco Augurusa, che con la Fondazione Antonio Emanuele Augurusa, con sede in Calabria e a Roma, sostiene e rafforza il Premio e ci porta in dono due azioni culturali : un numero importante di copie della Rivista Lamezia Storia che abbiamo distribuito a tutti i presenti della serata, ed inoltre prende impegno, lo dirà meglio lui, di costruire nel 2024 un sito web per l’Eremo di Soreto di Dinami, uno dei pochissimi rimasti in Calabria e che è diventato un luogo di profonda spiritualità. Qui stasera abbiamo padre Muller, l’eremita di Soreto che sarà uno dei premiati. Ringrazio la prof.ssa De Sensi Sestito che con la sua specifica ed elevata competenza arricchisce il Premio Re Italo che nasce da una storia antichissima per costruire un presidio culturale regionale. Ringrazio Antonello Di Cello, Presidente del Circolo ACLI don Saverio Gatti. Massimo Mercuri, il motore della comunicazione del Premio, sia giornalistico sia mediatico web e televisivo. Pensate che grazie a lui da 10 gg a diversi livelli ed ambiti , in modo diffuso, si parla di Re Italo e di Lamezia Terme. Dunque abbiamo dato una buona e positiva notizia del Premio che diventa sempre più prestigioso. La nostra stima va soprattutto ai premiati quelli che sono presenti qui stasera e quelli che non ci sono più e che però, come ascolterete dalle motivazioni, ci hanno lasciato una storia di creatività, capacità culturale, di intrapresa innovativa, di coraggio e di esempio. Queste storie tutte così importanti mi hanno spinto a chiedere l’aiuto possibile per far nascere il Premio e ne ho ricevuto più di quanto mi aspettassi. Una collaborazione che va sottolineata. Siamo dunque sulla strada giusta, quella che deve dare un valore identitario al nostro territorio, questa straordinaria parte centrale della Calabria. Noi salviamo questa terra che fu di Re Italo, solo se andremo alla ricerca della qualità in tutti gli ambiti, se saremo esploratori innovativi nel contesto nazionale e forti nella cultura e nell’impresa, se sapremo essere custodi del pensiero e dell’esempio dei nostri uomini migliori e difenderli dall’usura di questo tempo che di continuo cade in basso e attraverso l’invadenza dell’effimero, tenta di rimuovere i sacrifici di quanti hanno costruito questo Paese con la loro professionalità ed i loro saperi, la loro conoscenza. E stasera a Lamezia Terme con Re Italo siamo dentro questo modo di essere e pensare per nulla contaminati da quanti intendono stare in superficie. Dobbiamo andare oltre l’attesa, persino oltre un certo tipo di analisi, di fatti e dati. Analisi ne abbiamo sperimentate e scandagliati tantissime, di ogni genere e a lungo; ora dobbiamo pensare ed essere operosi contemporanei e lavorare per una storia integrata dello sviluppo. Quella di cui parlava Giorgio Sebregondi, meridionalista di azione e di costruzione, mai di lamento. Il suo è un “pensare economico” che mi interessa ancora molto, colui che portava avanti il pensiero generativo per una Italia proiettata alla ricostruzione dinamica, cosa che avvenne in molti ambiti, poiché l’idea era di una classe dirigente che pensava in termini concreti e poi diffondeva ciò che si pensava. Il Premio Re Italo, da questa seconda edizione, non appartiene più solo alle Acli ( …quest’anno le Acli celebrano 80 anni di storia ( anno di nascita 1944 ), una storia molto importante, di grande e diffuso servizio al nostro Paese ) , ma anche ad altre istituzioni, partner di prestigio ed assume un significato, più condiviso ed importante, più inclusivo, più civico, della città, della Calabria; legato alle imprese serie e di valore, accompagnato da persone che amano la cultura e i territori . Di tutto questo ne siamo fieri, come lo siamo del nostro Re Italo, che viene accompagnato in questa manifestazione anche dalla celebrazione del centenario della nascita del poeta Franco Costabile che la città ha ricordato con manifestazioni di significato culturale notevole e che la Rivista Lamezia Storica ha dedicato diversi e documentati scritti: del direttore Vincenzo Villella, di Antonio Iacopetta, Antonio Bagnato, Sharo Gambino e Pasquino Crupi. Insomma storie di cultura e di pensiero che si incontrano e si intrecciano attraverso un senso civico a noi tanto caro. Il Premio Re Italo Terre degli Enotri nasce per dare continuità e contemporaneità a queste storie di vita e di cultura, di imprenditoria e di civismo e tenerle unite nel tempo presente, quello che vogliamo migliorare.
Pino Campisi – Presidente Premio Re Italo
PREMIO RE ITALO TERRE DEGLI ENOTRI – Edizione 2024
I premiati
MAX MARRA – Artista di grande forza creativa, attraverso originali declinazioni linguistiche, ha realizzato opere in cui valori etici ed estetici si coniugano ad un’intensa spiritualità di fondo.
DOMENICO ROMANO CARRATELLI – Ha servito le Istituzioni con passione e coerenza. Ha speso tutto se stesso per la valorizzazione della Calabria. Ha scoperto il Codice Romano Carratelli, patrimonio identitario della Calabria.
A MARIANGELA PRETA, Direttrice del Polo Museale di Soriano, per aver accompagnato lo sviluppo territoriale-identitario delle Serre Vibonesi. Curatrice di eventi di elevato valore culturale regionale e nazionale
SHARO GAMBINO – Scrittore, giornalista, meridionalista, uomo illuminato e sensibile alle vicende della sua terra, che ha elevato a patrimonio culturale ogni storia sociale attraversata dalla sua grande umanità
RAFFAELE TRAPASSO – Per l’eccellente esperienza professionale in ambito internazionale OCSE e la notevole competenza per le politiche di cooperazione e sviluppo economico
ALIVA Wood srl per aver creato un’impresa innovativa, sostenibile e creativa. La Calabria entra nell’artigianato moderno e da collezione.
VINCENZO COSTANZO – Imprenditore innovativo e di talento che attraverso l’Azienda Dinamica Packaging Srl ha costruito una storia identificativa, fondata sui valori del lavoro, della tecnologia e della creatività.
PADRE PINO MULLER – Eremita, per aver rigenerato l’Eremo dei Santi Francesco in Soreto di Dinami, luogo di profonda spiritualità e devozione, di preghiera contemplativa e di silenzio.
VALERIA DE MARCO , Imprenditrice, guida animatrice dell’ Azienda Agricola di Alfonsina Cosentino. Ha radicato tradizione, memoria e innovazione
SALVATORE TARANTINO – Imprenditore, abilissimo maestro artigiano, per aver dato continuità materiale e storica alla creazione dell’arte coltellistica.
ARMANDO TALIANO GRASSO – Per l’apporto fecondo dato alla conoscenza di vaste aree della Calabria attraverso le ricerche dedicate alla archeologia degli Enotri e dei Brettii.
A VITTORIO CAMINITI – Per aver elevato il Museo del Bergamotto e del Cibo a luogo di incontro tra personalità della cultura, dell’imprenditoria e della gastronomia d’eccellenza”;
A FABIO GALATI – Giovane imprenditore innovatore, per aver creato l’Azienda Agricola Apistica bio , adottando un metodo di allevamento tecnico-scientifico.
A GIANNI CORTESE – Floral Designer di fama internazionale , creativo contemporaneo che attraverso la bellezza e la cromaticità dei fiori scrive storie di arte e stile.
ANTONIO PALMIERI – Per aver servito con lo stile della sobrietà la Pubblica Amministrazione e le Istituzioni con elevata competenza e trasparenza.