Quella di Antonio e Tiziana, calabresi di Cutro, piccolo paese dell’entroterra crotonese, è una storia di successo ovvero come direbbe l’antropologo Vito Teti di restanza, ormai storia consolidata nella scelta di piccola imprenditoria nel settore della panificazione artigianale di qualità. La Calabria, sicuramente è terra di eccellenze culinarie, di prodotti identitari che si affermano in Italia e in Europa, a volte anche oltre Oceano, portando alla gastronomia un superiore valore sensoriale. E questo vale non solo con il pane ma anche con l’olio, con il vino, con i salumi e formaggi. Da qualche anno a questa parte anche con i liquori, il bergamotto. Ma ritorniamo al pane di Cutro che ha conquistato un posto centrale non solo nelle famiglie ma anche nella ristorazione calabrese. I titolari del panificio, Antonio e Tiziana, dopo essersi sposati si trasferiscono a Verona, poi a Cremona per cercare un futuro più solido. Pochi anni di emigrazione e decidono di rientrare in Calabria. Le motivazioni del loro rientro lo raccontano quando, ospiti di un’ importante trasmissione televisiva Linea Verde di Rai 1, entrambi toccano le corde del cuore con diverse frasi, tra cui una <<…a saperlo, due volte non saremmo partiti affatto, il nostro mondo era già qui…>>. Durante le riprese, Antonio, ormai esperto artigiano panificatore parla del duro lavoro portato avanti, quotidianamente e con ferrea volontà. Il punto forte della loro attività sono i taralli, una sorta di brioche a forma di biscotto, prodotti con diverse ricette, in diversi punti della Calabria. Certo, quelli prodotti a Cutro hanno veramente un sapore particolare, introvabili perché sono all’anice nero stellato della Sila, un aroma di grande pregio che purtroppo non sempre è reperibile. I taralli sono un must, giusto per usare un forestierismo e dare maggiore notorietà a questa delizia. Il processo di produzione del pane è davvero un’arte che richiede tempo, pazienza e un’intima conoscenza degli ingredienti. Vengono utilizzate solo farine di alta qualità, acqua e lievito, unendo questi elementi con gesti sapienti e ritmati, frutto di anni di esperienza. La lievitazione avviene lentamente, rispettando i tempi della natura e la cottura è rigorosamente effettuata in un forno a legna, come da antiche tradizioni. Questo metodo conferisce al pane una crosta croccante e un interno soffice e profumato, caratteristiche che lo rendono unico il pane di Cutro. Il forno di Antonio e Tiziana è luogo di lavoro, ma anche un punto di ritrovo per la piccola Comunità. La loro bottega è spesso animata da visitatori di ogni dove , come fosse un centro aggregativo sociale, dove le persone si incontrano e condividono momenti della loro vita quotidiana. La storia di Antonio e Tiziana è storia di sane tradizioni di Calabria, storia di prodotti di alta qualità, di amore per la propria terra e la propria comunità. Il loro pane, elemento ed alimento speciale, li ha riportati in Calabria, nell’amata Cutro ed oggi rappresenta pure un simbolo identitario di riscatto civile, sociale e buona occasione di lavoro.
Thomas Vatrano – dottore agronomo – Acli Terra Calabria
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