Acli Terra della provincia di Cosenza, anche per il 2024, nel caratteristico e panoramico borgo di Belvedere Marittimo, balcone proteso sul mare, ha promosso la Fiera delle eccellenze calabresi, manifestazione espositiva delle imprese agricole, accompagnata da un significativo confronto-dibattito su “Imprenditoria giovanile in agricoltura e prospettive di crescita “ , con la partecipazione di dirigenti nazionali, regionali e provinciali di Acli Terra, esperti della materia e rappresentanti di agenzie dello sviluppo locale ( GAL e Consorzio del Cedro ), delle istituzioni locali e regionali. Ad introdurre i lavori della serata il presidente Acli Terra provincia di Cosenza Santina Bruno, che ha organizzato l’evento, assieme al Circolo Acli Giovanni Paolo II, presieduto da Maria Donato. Pregevole la conduzione del giornalista Christian Cabello che ha moderato i vari interventi, ponendo domande mirate e pertinenti e che hanno suscitato l’interesse dei relatori e del pubblico. Il prof. Attilio Celant, economista e già preside della Facoltà di Economia Università La Sapienza di Roma, con al centro del suo intervento la necessità di creare una nuova classe di imprenditori, mettendo in risalto le opportunità che offre il mondo agricolo e agroalimentare, nella consapevolezza che bisogna sollecitare le istituzioni per attivare forme nuove e mirate di sostegno ad una agricoltura di eccellenza, come d’altra parte sta dimostrando di essere quella calabrese. Occorre anche una spinta più dinamica e condivisa a livello istituzionale per fare co-programmazione e co-progettazione poiché si è assottigliata, se non addirittura rimasta fuori da ogni dibattito, l’azione e la presenza dei corpi intermedi, fino a pochi anni fa veri pilastri del sistema welfare e del ruolo strategico del Terzo settore. L’economista Celant ha posto al centro della discussione anche la problematica PAC ( Politica Agricola Comunitaria ) che sia più favorevole allo sviluppo e la competitività delle aziende agricole del Mezzogiorno. Il presidente nazionale Acli Terra Nicola Tavoletta, dopo aver ritenuto la serata una opportunità per creare nuove strategie di impegno, mette in evidenza l’importanza di questo incontro-per rafforzare le filiere e le eccellenze calabresi, dentro il comparto primario. Tanto più che in un periodo di forte frammentazione Acli Terra riesce a mettere insieme, in modo attivo persone e reti di imprese, Consorzi, Gal e istituzioni locali per meglio riorganizzare un nuovo scenario produttivo di qualità, di cui la Calabria ha bisogno per promuovere e vendere qualità agroalimentare. Tavoletta, ha ribadito che le forme più incisive per migliorare il sistema delle imprese agricole sono due elementi e che anche per la Commissione Europeo sono di valore essenziale: formazione e competenze. L’agricoltura moderna, infatti, è attraversata da molteplici forme di specializzazioni sia di processo che di prodotto e, dunque, persone competenti e tecnologie già decidono la differenza. A tutto questo il Presidente Tavoletta ha aggiunto che vi è la necessità di migliorare e rafforzare le competenze della classe dirigente di Acli Terra su tutto il territorio nazionale, pur nella consapevolezza che quasi tutti i territori provinciali hanno dimostrato di poter assolvere al compito della domanda proveniente dalle aziende agricole. Serve anche supportare e accompagnare le nuove generazioni che nel subentro in azienda sappiano rispondere alla nuova prospettiva di una agricoltura green e digitale. Interessante, durante la serata, è stato il riferimento al recente incontro della CEI a Benevento sui piccoli Comuni, soprattutto quelli che fanno parte delle cosiddette Aree interne, e che sono la maggior parte, spesso trascurati e che si trovano in condizione di marginalità. Annamaria Mele Direttore Generale ANAPI Pesca, sostiene e rinnova la collaborazione tra Acli Terra e la sua Associazione che ha già prodotto incontri e tematiche di notevole interesse. La crisi climatica e dei mari mette a dura prova il comparto della pesca, settore produttivo e dell’agroalimentare che fa parte a pieno titolo delle aziende di eccellenza italiane. Anche in questo ambito vi è necessità di dialogo e relazioni per alimentare processi organizzativi ed efficienti per dare una risposta a quanti soffrono il venir meno di opportunità lavorative. Tra i vari interventi, quello che ha fatto emergere sicuramente impegno e passione civile è stato di Angelo Adduci, presidente Consorzio del Cedro, una storia che fa della Calabria quale sito di eccellenza, di valore nazionale ed europeo. Infatti, in questa nostra terra del Sud dalle potenzialità straordinarie, troviamo due frutti di eccellenza, unici e non replicabili in altri territori regionali: il cedro ed il bergamotto. Verrebbe da chiedersi come mai le istituzioni preposte non rilancino questi due tesori del Sud con ulteriori investimenti adeguati alla particolarità e rappresentazione del territorio e dello sviluppo locale delle due aree di riferimento, cosentina e reggina. L’intervento di Adduci pone il Consorzio del Cedro come strumento principale per dare sviluppo e nuove occasioni di lavoro all’area dei comuni del cedro che superano le 50.000 abitanti. Pino Campisi, presidente regionale Acli Terra Calabria, pone al centro della serata l’anniversario di 80 anni di Acli in Italia ( 1944-2024). Una storia antica e di straordinario valore sociale che ha attraversato tutta le vicende costituzionali repubblicane e democratiche. Che ha accompagnato numerose conquiste riguardanti il lavoro, l’istruzione e formazione, l’emancipazione e dell’inserimento socio culturale delle donne, del welfare pensionistico dei braccianti agricoli e degli operai delle fabbriche, delle pari opportunità. In buona sostanza il contributo delle Acli è stato determinante per costruire le basi fondamentali dei valori democratici e di una maggiore eguaglianza nostro Paese. In tutta questa storia ci sono anche le Acli Terra, oggi con rinnovato impegno, poiché la presidenza Tavoletta ha dato nuovo e più competitivo rilancio nei vari ambiti del settore primario, dell’agroalimentare e della pesca, oltre all’ingresso dell’Associazione in cluster di un certo prestigio. La Calabria ha bisogno di incrementare le occasioni di lavoro; le nuove generazioni non trovano condizioni favorevoli a restare, pur in presenza di una numerosa classe di laureati e specializzati. Occorre un nuovo protagonismo ed un meridionalismo contemporaneo che partendo da quanto affermava l’economista sociale Sebregondi: “ le idee programmatiche dello sviluppo come integrazione di processi, di soggetti , di pensieri e di qualità umane”; si possa arrivare ad una forma di sviluppo autopropulsivo tesi questa dibattuta per diversi anni da Cesare Imbriani, Giannola, Lizzeri, Pontarollo. Oggi abbiamo anche Barca, Cersosimo e Vito Teti che presentano una nuova letteratura economica e antropologica per poter dare una contemporanea via dello sviluppo locale. In conclusione la presenza del presidente Tavoletta ha attivato, come già avvenuto a Lamezia in un appuntamento del 2023 con gli imprenditori olivicoli, la metodologia verso un patto relazionale di crescita e creatività nel mondo dell’agroalimentare di qualità.
La Redazione